Amla, un frutto dai mille usi

amla vitamina C medicinale

L’ amla è un albero ancestrale che è stato usato nella medicina orientale per millenni e che al giorno d’oggi continua a sorprenderci per le sue numerose virtù. Una buona parte delle sue qualità risiedono nei suoi frutti, ricchissimi di vitamina C e di antiossidanti. La cultura indiana considera l’amla (Emblica officinalis) il primo albero dell’universo, e questo può rendere l’idea dell’importanza che questa pianta riveste per una delle culture più antiche del pianeta. È così importante da formar parte del Rasayana, una serie di preparati a base di erbe usati nella medicina tradizionale ayurvedica.

L’amla è un albero di media grandezza che può avere un’altezza compresa tra gli 8 e i 18 metri. I suoi fiori, di un colore giallo-verde, sbocciano in grappoli e danno frutti rotondi e giallognoli, facilmente riconoscibili perché hanno 6 linee verticali sulla buccia.

Ad oggi i frutti dell’ amla sono in assoluto la più ricca fonte di vitamina C, vitamina antiossidante, stimolante e che ci aiuta ad assimilare meglio il ferro presente negli alimenti e a prevenire anemie.

Dell’ amla si usa proprio tutto

Dell’albero medicinale dell’amla non si butta via nulla, poiché ogni sua parte contiene proprietà terapeutiche in uso da secoli. Se freschi, i suoi frutti aiutano a calmare le infiammazioni, rallentano l’invecchiamento e proteggono dai radicali liberi. Dai suoi semi viene estratto un olio che aumenta la crescita dei capelli. I semi vengono usati anche per trattare asma e bronchite e per stimolare la formazione della bile, migliorando così la digestione dei grassi. I fiori sono rinfrescanti. Le radici e la corteccia invece aiutano a frenare la diarrea.

La frutta con più vitamina C

Di tutte le componenti dell’amla, sono di certo i suoi frutti ad essere maggiormente studiati ed apprezzati, poiché sono considerati la più ricca fonte di vitamina C. Oltre a questa vitamina, però, i frutti dell’ amla sono anche molto ricchi di altri fitochimici come i tannini, l’acido mucico, gli amminoacidi, gli alcaloidi, i glicosidi di flavoni, i glicosidi fenolici, i sesquiterpenoidi, i nor-sesquiterpenoidi e i carboidrati.

Usi tradizionali

Fin dall’antichità l’amla è stata utilizzata da sola o combinata con altre piante per alleviare malattie e disturbi.

Nella medicina tradizionale cinese, tibetana, ayurvedica e dello Sri-Lanka, l’amla viene considerata un elisir di giovinezza usato sia per ritardare malattie degenerative come l’invecchiamento stesso e per aumentare la longevità, sia per migliorare il diabete, l’iperlipidemia (alti livelli di lipidi nel sangue) e anche problemi oculari e al sistema nervoso centrale. Questa frutta si utilizza anche per migliorare la digestione e per trattare la stitichezza, ridurre la febbre, depurare il sangue, alleviare il raffreddore, l’asma, fortificare il cuore e perfino aumentare le facoltà intellettive. Insomma, un vero portento.

Ancora altre qualità

Più si studiano le proprietà dell’amla e più qualità benefiche si trovano, motivo per cui attualmente è uno dei frutti più studiati. Per ora gli scienziati si sono concentrati su alcune delle sue virtù:

  •      È un antiossidante eccezionale grazie alla sua ricchezza di vitamina C e di altri fitochimici antiossidanti.
  •      Protegge il fegato, poiché è ricco di antiossidanti e lo protegge quindi dai radicali liberi, alleviando contemporaneamente i processi infiammatori che potrebbero danneggiarlo.
  •      Protegge i reni dal danno che possono causare i radicali liberi e altre sostanze tossiche che devono essere eliminate attraverso di essi.
  •      Previene i danni cardiovascolari e le iperlipidemie relazionate con l’invecchiamento, poiché allevia l’ossidazione delle lipoproteine di bassa densità (LDL colesterolo cattivo) e dei trigliceridi.
  •      Favorisce la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue, particolarmente utile per chi soffre di diabete mellito.
  •      È immunostimolante e attiva i linfociti NK (natural killer), essendo una buona fonte di vitamina C.
  •      Possiede qualità antimicrobiotiche sia contro batteri gram positivi che gram negativi, e perfino contro funghi come la candida.

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