La glicemia è un valore da tenere sotto controllo; si tratta del livello dello zucchero nel sangue, un valore estremamente suscettibile al tipo di alimenti che introduciamo con la dieta ed un fattore di rischio per le patologie cardiovascolari e il diabete.
Attenzione allo zucchero nascosto
Lo zucchero rende appetibili gli alimenti, per questo motivo sono nati gli edulcoranti, sostanze utilizzate dall’industria alimentare per addolcire alimenti o altre sostanze destinate al consumo orale.
Possiamo trovare edulcoranti in tantissimi alimenti come bibite analcoliche, marmellate, biscotti ed altri prodotti da forno, ma anche nei meno sospettabili aceto balsamico, cereali per colazione, salse, zuppe, minestroni o sughi pronti.
Il valore di glicemia è proporzionale inoltre all’indice glicemico degli alimenti, infatti, si definisce indice glicemico proprio la velocità con cui aumenta la glicemia assumendo una data porzione di un dato alimento.
I cibi a più alto indice glicemico
I cibi a più alto indice glicemico, ovvero che provocano un innalzamento repentino della glicemia sono: pane bianco, datteri, miele, patate, patate bollite, zucca, melone, cocomero, riso arboreo, biscotti.
È importante considerare che l’indice glicemico di un alimento varia, per esempio, con: il suo grado di maturazione (aumenta se la frutta è ben matura), la varietà (le mele verdi “per diabetici” non hanno lo stesso IG delle rosse), la temperatura ed il tempo di cottura (aumenta con il calore), il formato della pasta, le quantità di ingredienti utilizzati (soprattutto nel caso di prodotti industriali).
Cos’è la Glicemia Borderline
Gli zuccheri nascosti ed i cibi ad alto indice glicemico concorrono ogni giorno a correggere al rialzo i valori di zucchero nel sangue. Quando i valori di glicemia tendono verso l’alto si parla di Glicemia Borderline, ovvero una situazione in cui i valori di glicemia a digiuno sono nel range ”normale” ma sono vicini ai valori limite. É normale che la glicemia subisca delle variazioni durante la giornata, questo dipende, ad esempio, dall’assunzione di cibo e dall’attività fisica svolta. Dopo i pasti (glicemia post-prandiale) i valori glicemici si alzano raggiungendo un picco dopo circa 1-2 ore.
Quando i valori glicemici a digiuno sono tendenzialmente elevati, si avvicinano pericolosamente alla condizione di “alterata glicemia a digiuno” da tenere sotto controllo con dieta ed esercizio fisico e monitorata ogni 6-12 mesi ripetendo le analisi del sangue.
Il problema dell’elevata concentrazione di zucchero nel sangue è il primo passo verso l’adiposità viscerale, l’insorgenza del Diabete di tipo 2, minor scorrevolezza del sangue e tutte le conseguenze a livello cardiovascolare.
Uno studio su 13.000 persone sui valori di glicemia a digiuno normali, ma con propensione verso l’alto
Uno studio del laboratorio di Medicina dell’Università Milano Bicocca2 su 13.000 persone ha dimostrato chiaramente come la glicemia a digiuno, normale, tra i 91 e i 99 aumenti di 2-3 volte il rischio di Diabete tipo 2.
Ciò significa che la ”gestione della glicemia” nel senso più ampio del termine (dieta, esercizio fisico, integrazione) è fondamentale per ridurre i rischi legati allo zucchero.
L’11 Ottobre 2016, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblica il nuovo report “Le politiche fiscali per la dieta e la prevenzione delle malattie non trasmissibili”, auspicando una tassa aggiuntiva del 20% sulle bevande zuccherate per disincentivarne il consumo.
Oltre alle dovute precauzioni alimentari ed allo svolgimento dell’attività fisica, si è reso necessario negli ultimi anni un vero e proprio ‘’Controllo della Glicemia’’ come sana abitudine preventiva e di benessere generale.
Micoxan Metabolic: il potere dei funghi nella gestione della glicemia
Esistono due funghi che possono rivelarsi utili per il controllo del metabolismo degli zuccheri, stiamo parlando del Maitake e del Coprinus Comatus.
Mentre il Maitake grazie ai suoi beta glucani ed alla Maitake D-Fraction ha dimostrato in diversi studi effetti positivi sulla glicemia, l’attenzione di Santiveri per la formulazione del nuovo Micoxan Metabolic, si è concentrata sul fungo Coprinus Comatus.
Anche conosciuto come il fungo ‘’dell’inchiostro’’, molto utilizzato dalla Medicina Tradizionale Cinese, è elettivo per le situazioni di disequilibrio alimentare legato agli zuccheri. Importanti ricerche scientifiche confermano l’interesse verso gli effetti ipoglicemizzanti riscontrati.
Uno studio pubblicato nel 2019 su Natural Product Research e riportato da PubMed mette in luce l’attività antiossidante dei polioli ciclici contenuti in Coprinus Comatus. Questi polioli hanno inoltre proprietà non cariogeniche, hanno un basso indice glicemico e indice insulinico, hanno un basso valore energetico, sono utili per il colon e hanno proprietà idratanti.
Il Coprinus Comatus è ricco di Vanadio, un oligoelemento ormai molto noto per le sue interferenze con il metabolismo del glucosio. Il Vanadio è stimolante della sensibilità insulinica e inibitore della sintesi del glucosio nel fegato.
Prezioso anche come prebiotico che, fornendo un buon nutrimento ai fermenti lattici intestinali, risana la flora batterica in modo da contrastare il gonfiore intestinale.
“Basta un poco di cannella e lo zucchero va giù’’
Completa la formulazione del nuovo prodotto Micoxan Metabolic un ulteriore fungo, lo Shiitake e la Cannella, preziosa spezia utilizzata da secoli nella Medicina Ayurvedica e i suoi effetti positivi sull’organismo sono noti ormai da tantissimo tempo. Possiede proprietà ipoglicemizzanti e ipotensive. La bibliografia scientifica conferma questa ipotesi attribuendo alla Cannella la capacità di regolare positivamente il metabolismo degli zuccheri. Questa capacità è attribuita al principio attivo eugenolo presente nell’olio essenziale della corteccia di cannella.
Linea Micoxan: nuovo nome, stesse proprietà dei funghi
Quella che era la linea Micosan, con l’uscita del nuovo Micoxan Metabolic diventa la Linea Micoxan, un nuovo nome che mantiene la stessa qualità e lo stesso rigore con cui sceglie ed adopera i funghi medicinali.
Fanno parte della linea i 9 funghi medicinali più studiati e più interessanti per la micoterapia, una grande opportunità scientifica e integrativa che sta dimostrandosi valido supporto per il benessere e la gestione di svariate situazioni.
Oltre al Coprinus Comatus gli altri 8 funghi utilizzati sono:
Pleorotus: fungo dei dismetabolismi lipidici grazie al suo contenuto di lovastatina
Agaricus Blazei Murill: ricco di acido linoleico, vitamine, minerali e tirosinasi
Hericium: ricco di calcitriolo, Erinacina e Ericenone capaci di agire a livello della sintesi mielinica e sulla rigenerazione della mucosa intestinale, e derivati ciatanici con spiccata azione anti Helicobacter Pylori
Maitake: la sua Maitake D-Fraction ha effetto diuretico, ed è utile come già visto per il controllo della glicemiarico
Shiitake ricco di vitamine D, B2, B12, E, Eritadeina e Lentinano con effetto sui dismetabolismi lipidici
Polyporus con Biotina e Poliporusteroni per il rinforzo di capelli, ed Ergone grande diuretico non ipotensivo.
Reishi: antibatterico, antiallergico ed antinfiammatorio grazie ai suoi acido Ganodermico, Genolucido, Lucidenico e sostanze anti istaminiche
Cordyceps: ricco in Cordicepina utile per il rinforzo tonico, antiage, rinvigorente dell’organismo. Ricco inoltre di Galattomannano e Polisaccarici antiossidanti
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2Glucosio plasmatico a digiuno normale e rischio di diabete di tipo 2 – Paolo Brambilla , MD, PHD, Elisa La Valle , PHD, Rosanna Falbo , MD, Giuseppe Limonta , MD, Stefano Signorini , MD, Fabrizio Cappellini , MS, e Paolo Mocarelli , MD, PHD – 2011 giu; 34 (6): 1372-1374.